Cracker fatti in casa al basilico

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Alla fine sono stata costretta a fare i cracker al basilico: la pianta è cresciuta talmente tanto che minacciava di entrare in casa, così ho dovuto tagliare qualche rametto, prenderne le foglie e metterle in un impasto.
Sono nati così – quasi per caso – dei profumatissimi cracker verdi!

Cracker fatti in casa al basilico: ingredienti per 4 persone
350 g di farina di tipo 1
un’insalatiera piccola piena di foglie di basilico
50 g di acqua fredda
60 g di olio extra vergine di oliva
50 g ml di vino bianco
1 cucchiaino di sale

Cracker fatti in casa: procedimento

  • Sciacquate bene le foglie di basilico, asciugatele bene e mettetele nel frullatore, aggiungete l’acqua e il vino e frullate tutto fino ad ottenere un liquido omogeneo.
  • Versate il liquido ottenuto in una terrina, aggiungete l’olio, la farina setacciata, il sale e mescolate bene fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Impastate per qualche minuto, fino a quando l’impasto non sarà liscio ed elastico, copritelo con un panno (o un foglio di pellicola trasparente) e lasciate riposare per 15-20 minuti.
  • impasto-al-basilico

  • Nel frattempo fate riscaldare il forno alla temperatura di 180 gradi, quindi riprendete l’impasto, mettetelo su un foglio di carta da forno ben spolverizzato di farina e con il mattarello stendetelo fino ad ottenere un rettangolo dello spessore di 3-4 mm.
  • tagliate-il-rettangolo-in-tanti-cracker

  • Con una rotella dentellata (come quelle che si usano per la pasta sfoglia fatta in casa) tagliate il rettangolo in tante strisce verticali e poi ritagliatele orizzontalmente, formando tanti quadrotti o rettangoli (come preferite), trasferite il foglio con sopra lo strato di cracker nella placca grande del forno e fate cuocere per circa 18-20 minuti, o fino a quando non saranno ben dorati.
  • Una volta cotti, sfornateli, lasciate freddare completamente e serviteli in un cestino foderato con un panno di cotone!
  • PS: Chiedo perdono, perché ho dimenticato di fare la foto una volta cotti. Ho proprio bisogno di un pò di vacanza…buon agosto a tutti!

    Cracker di Sara Papa con variante alle erbette

Finger food al peperoncino: zeppoline ripiene di n’duja calabrese

zeppoline con nduja

Chi l’ha detto che il peperoncino è di colore rosso fuoco? In realtà nel mondo esistono migliaia di varietà di piante, da cui nascono frutti preziosi dalle forme e dai colori più diversi. Se ne trovano rossi, gialli, arancioni, color mostarda, verdi, viola e perfino neri! Con livelli di piccantezza diversissimi.

E’ quanto ho scoperto in occasione della Fiera campionaria dedicata al peperoncino, Rieti Cuore Piccante, celebrata la settimana scorsa e presa da assalto da tutti gli amatori di questo frutto prelibato. Compresa me, naturalmente!
Nel padiglione della piazza centrale di Rieti erano esposti oltre 400 tipi di peperoncino provenienti dai cinque continenti, il tutto accompagnato dall’esposizione di piante,  prodotti tipici a base di peperoncino e dalle dimostrazioni culinarie dei cuochi appartenenti all’associazione provinciale cuochi di Rieti, che hanno proposto ricette sfiziose a base (naturalmente) di peperoncino, prezioso per il sapore ma anche per le sue proprietà terapeutiche.

Sì, perché il peperoncino – oltre ad essere un alimento delizioso al palato e un brucia-grassi naturale –  è anche una ricca fonte di vitamine e un’arma insostituibile per combattere le infezioni; per questo lo ritengo uno dei dono più preziosi della natura, in grado di nascere e crescere anche in zone poco soleggiate, come l’Olanda.
Non ci credete?
Ebbene sì, il peperoncino cresce praticamente ovunque ci sia un pò di sole; in Italia si trova quasi dappertutto, ma è diffuso soprattutto in Toscana, Abruzzo e Calabria, terra del peperoncino per antonomasia.

Per celebrare la bontà di questo frutto, vi propongo una ricetta sfiziosa e anche piuttosto facile da preparare: zeppoline ripiene di nduja calabrese (per chi non lo sapesse la nduja è un salume morbido a base di carne di maiale tritata finemente e grandi dosi di peperoncino piccante; il tutto conservato in un budello).

Ingredienti:
400 g di farina o
200 g di acqua
10 g di lievito di birra (preso dal cubetto)
una presa di sale
200 – 250 g di nduja calabrese
2 cucchiai di olio evo
olio di semi per friggere

Procedimento:
1) Sciogliete il lievito nell’acqua (a temperatura ambiente), poi disponete la farina a fontana – possibilmente su un piano da lavoro, altrimenti in una terrina capiente – quindi versate il liquido al centro della farina e impastate delicatamente, in modo che tutta la farina assorba l’acqua con il lievito.

2) Una volta ottenuta una pasta omogenea, aggiungete il sale e l’olio, impastate ancora per qualche minuto, poi coprite con della pellicola trasparente e lasciate lievitare per circa 3 ore, in un luogo tiepido e riparato dalle correnti d’aria.

3) Trascorso questo tempo, riprendete la pasta e dividetela in tanti pezzettini grossolani (della larghezza di circa 5 cm): con le mani stendete il primo pezzetto di pasta, metteteci sopra un cucchiaino di nduja e chiudete formando una pallina. Ripetete la stessa operazione fino a quando non avrete terminato tutta la pasta.

4) A questo punto, calate le palline nella friggitrice, fatele dorare e scolatele quando saranno emerse in superficie, adagiatele su carta assorbente e servitele!

Calde sono ottime, ma se le gustate leggermente tiepide sentirete di più il sapore della nduja!
Con questo post partecipo al contest Coccole piccanti al peperoncino:

Torta all’ananas

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La torta all’ananas che ho fatto qualche giorno fa è ideale per una merenda light o una colazione sfiziosa, perché – con i suoi colori estivi e sgargianti – riesce a rinfrescare e mettere di buon umore, pur essendo assolutamente priva di grassi. E questo non è poco per un dolce degno di questo nome. Ho ereditato questa ricetta da mia madre, che la preparava spesso quando ero piccola, ma in questo caso – come faccio sempre quando replico ricette prese da altri – ho aggiunto del succo di mirtillo e delle ciliegie (tanto per riutilizzare la frutta che avevo in casa). Naturalmente, potete decidere se seguire la ricetta base (che è buonissima) o arricchirla anche voi con della frutta di stagione: pesche, albicocche, melone, susine…e chi più ne ha più ne metta.

Ingredienti per una torta all’ananas per 6 persone:

5-6 fette di ananas (consiglio quella fresca, ma può andare bene anche quella in scatola)
7 cucchiai di zucchero per la copertura al caramello
4 uova
10 cucchiai di farina
10 cucchiai di zucchero
10 cucchiai di succo d’ananas (io ho unito 5 cucchiai di succo di ananas e 5 di succo di mirtillo)
frutta fresca a dadini (opzionale)
1 bustina di lievito vanigliato

Torta all’ananas, la preparazione:

  1. Versate 7 cucchiai di zucchero in una teglia aderente per torte e poggiatela sul fornello a fuoco medio, mescolate delicatamente e quando lo zucchero inizierà a cambiare colore (tra il dorato e il bruno) poggiate sul fondo le fette di ananas e spegnete il fuoco.
  2. In una terrina capiente, mettete le uova con lo zucchero (gli altri 10 cucchiai che servono per l’impasto), mescolate con una frusta per 3-4 minuti, poi unite il succo di ananas, mescolate, aggiungete la farina setacciata con il lievito vanigliato e girate bene con la frusta fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
  3. A questo punto, se volete, potete aggiungere all’impasto i dadini di frutta fresca a piacere (io ho messo le ciliegie e ne ho messa qualcuna anche sul fondo), mescolate, quindi versate l’impasto nella teglia e infornate (in forno preriscaldato) a 180 gradi per 40-45 minuti (per sicurezza fate sempre la prova dello stuzzicadenti).
  4. Una volta cotta, sfornate la torta, lasciatela freddare completamente e con l’aiuto di una palettina, staccate delicatamente la torta dal fondo, poi – utilizzando un piatto da portata – coprite la teglia e capovolgetela. In questo modo, le fette di ananas caramellata saranno in superficie. Se volete, per rifinirla, potete colare sull’ananas ancora un pò di succo avanzato (se ne avete)…quindi servite!

Pasta ai peperoni

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La pasta ai peperoni che vi propongo è facilissima da fare, rapida e buonissima! Mi piace particolarmente perché è molto fresca, colorata, ricca di vitamine e versatile: potete servirla come un normale piatto di pasta, oppure – dopo averla scolata –  potete freddarla sotto l’acqua fredda corrente, condirla e servirla come pasta fredda, ideale soprattutto per le giornate di gran caldo o per una cena-aperitivo.

Ingredienti per 2 persone:
mezza cipolla
1 peperone rosso
3 pomodori vesuviani (oppure 2 manciate di pachino)
foglie di basilico a piacere
1 cucchiaio di olio
sale
una manciata di Parmigiano (o in alternativa – specie per i vegani – una manciata di mandorle a lamelle frullate)

Procedimento:
1) Fate scaldare l’olio in una padella antiaderente, dopo una paio di minuti aggiungete la cipolla tagliata a dadini, fatela rosolare, quindi unite i pomodori tagliati a pezzettini, le foglie di basilico intere e il peperone tagliato a striscioline sottili, aggiungete un filo d’acqua, sistemate di sale e fate cuocere per 20-25 minuti.

mettete-tutti-gli-ingredienti-in-padella

 

 

 

 

 

 

 

 

2) Nel frattempo che i peperoni si cuociano, mettete su l’acqua per la pasta, quindi lessatela, scolatela e unitela al condimento che avete preparato, saltatela per un paio di minuti, quindi spegnete il fornello, aggiungete il parmigiano grattugiato (o le mandorle tritate), mescolate e servite.

Se volete proporla come pasta fredda, preparate il condimento con un certo anticipo (in modo che abbia tempo di freddarsi bene), poi – dopo aver lessato la pasta al dente – versatela in uno scolapasta, mettetela sotto l’acqua fredda corrente, aggiungetela al condimento di peperoni ormai freddo, unite un filo d’olio a crudo, mescolate bene e servite!

 

come è nata la pizza

Pizza fatta in casa: la ricetta perfetta

pizza-fatta-in-casaLa pizza fatta in casa è una delle mie più grandi passioni in cucina. L’altra sera – dopo svariati mesi – mi sono decisa a rifarla, ma questa volta ho cambiato strategia e ho sperimentato un nuovo metodo.

Invece di stendere l’intero impasto sulla placca grande del forno, ho fatto delle monoporzioni usando delle teglie tonde in alluminio (che consentono di cuocere meglio, in modo più uniforme) e invece della farina di tipo 1 ho usato la manitoba del molino Chiavazza.
Come sapete non sono avvezza alla farina manitoba ricca di glutine (e non la usavo da anni), ma – come dicono anche gli esperti nutrizionisti e oncologi – usarla ogni tanto per rendere più vaporosi gli impasti non può far male!
Il risultato è inevitabimente sublime: pizza soffice e vaporosa, croccante sotto e morbida sopra! Un esperimento da appuntare, ricordare e ripetere…una volta ogni tanto però!

Pizza fatta in casa: ingredienti per 2 persone

400 g di farina manitoba Molino Chiavazza
200 g di acqua tiepida
12 g di lievito di birra a cubetto (con il caldo, il mio caro vecchio lievito madre mi ha lasciata)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di olio

per la capricciosa:
mezzo barattolo di pomodori pelati a pezzettoni
1 fior di latte
4 fette di prosciutto cotto
olive nere denocciolate
carciofini sotto olio

per la pizza ai formaggi:
1 fior di latte
2 pomodori vesuviani
1 fetta di stracchino
3 cucchiai colmi di stracciatella

Pizza fatta in casa: la preparazione passo per passo

1) Sciogliete il lievito di birra nell’acqua tiepida e versate il tutto sulla farina setacciata che avrete messo in una terrina capiente, mescolate bene, poi aggiungete il sale, lo zucchero (uno dei segreti per farla croccante solo sotto) e l’olio, quindi impastate per qualche minuto, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

2) Versate un filo d’olio sul fondo del recipiente, sistemateci l’impasto, fate una croce al centro (per dar modo alla pasta di crescere bene e in modo uniforme, lungi da me ricordare un simbolo religioso ; ) quindi riponete la terrina in un ambiente chiuso (come il forno spento o una credenza) e lasciate lievitare per 2-3 ore, o fino al raddoppio del suo volume.

3) Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto, disponetelo delicatamente su una tavola di legno infarinata e – toccandola il meno possibile – con l’aiuto di una spatolina dividetelo in 4 pezzature uguali. Poi oliate 4 teglie da pizza monoporzione (si trovano nei casalinghi o anche nei supermercati forniti) e iniziate a stendere delicatamente le 4 pizze.
Regola numero 1: non usate mai il matterello! Mortifichereste la pasta.
Infarinate bene il vostro piano da lavoro, poi con i polpastrelli allargate delicatamente l’impasto formando un cerchio e trasferitelo nella teglia da pizza. Continuate a stenderlo (sempre con i polpastrelli, spingendo verso l’esterno) fino ad arrivare al bordo della teglia.

4) A questo punto non resta che condire le pizze secondo il vostro gusto: per le rosse versate un mestolo di passata di pomodoro densa al centro della pizza, distribuitela con il dorso del mestolo stesso o di un cucchiaio, possibilmente senza arrivare al bordo, quindi aggiungete la mozzarella tagliata a dadini ed eventulmente altri ingredienti.
Per la capricciosa: consiglio di aggiungere olive, carciofini, uova sode e prosciutto cotto alla fine (“in uscita” come direbbero i pizzaioli seri); in questo modo gli ingredienti resteranno vividi e più saporiti.
non-mettete-troppo-sugo
Per la pizza ai formaggi: sistemate prima la mozzarella, poi i dadini di pachino (facoltativi) e infine rifinite con pezzetti di formaggio di vario tipo.

5) Infornate a 200 gradi per 10 minuti e terminate a 180 per altri 5-7 minuti, quindi sfornate, tagliate e servite! La pizza fatta in casa ha qualcosa di divino, proprio come tutti gli impasti lievitati, e poi volete mettere quanta soddisfazione dà farla da soli?

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Pane al basilico

pane-al-basilicoL’altra sera sono venuti i miei genitori a cena e – poiché apprezzano molto il pane fatto in casa – ho testato per loro una nuova variante: il pane al basilico! La mattina presto ho raccolto il basilico che da un paio di anni cresce rigoglioso sul mio terrazzo (a dire il vero è cresciuto così tanto da invadere il timo che gli sta accanto) e ho riempito un’insalatiera di foglie, le ho sciacquate, sminuzzate e le ho messe direttamente nell’impasto che preparo solitamente per il pane…durante la cottura in forno il profumo del basilico ha pervaso casa regalando una sensazione di pace e tranquillità.

A differenza delle altre ricette (di tutto rispetto) che troverete sul web, il mio pane al basilico è verde, perché – come sempre – ho abbondato volutamente con le quantità: non verrà un pane bianco candido puntinato di verde, ma sarà piuttosto un filoncino di basilico avvolto dalla pasta di pane. Vi assicuro che già dal profumo…sarà tutta un’altra cosa!

Ingredienti per 5 filoncini (tipo baguette):
un’insalatiera media piena di foglie di basilico
700 g di farina 1 (oppure usate quella che preferite, anche quella di grano duro se volete)
350 g di acqua
15 g di lievito di birra
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino abbondante di sale
qualche manciata di semola rimacinata di grano duro

Procedimento:
1) Sciacquate bene le foglie di basilico sotto l’acqua fredda corrente, poi strizzatele e mettele del mixer con un cucchiaio di olio e un filo d’acqua, frullate tutto fino ad ottenere una salsina più o meno omogenea e trasferite il composto in una terrina capiente.

2) Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e versatelo sulla salsa di basilico, aggiungete la farina setacciata e impastate, poi unite il restante olio, il sale e impastate per qualche minuto fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo.

unite-tutti-gli-ingredienti-al-basilico

 

 

 

 

 

3) A questo punto, trasferite la pasta su una tavola di legno ben infarinata e iniziate a lavorarla: date all’impasto la forma di una palla, poi – con l’interno del polso – affondate con forza l’impasto e spingetelo in avanti, ripiegate i lati verso l’interno e ripetete l’operazione per 4-5 minuti. Questo servirà a far uscire l’aria dalla pasta e a rendere più soffice il pane.

4) Trasferite l’impasto in una terrina oliata, coprite il recipiente con un telo e mettetelo a lievitare in una credenza, o un forno spento, per almeno 2-3 ore, o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume.

5) Una volta lievitato, capovolgete la terrina e lasciate cadere l’impasto su un foglio di carta da forno ben infarinato con della semola rimacinata di grano duro, spolverizzate la superficie della pasta con altra semola e con una spatolina o un coltello dividete l’impasto in 4-5 filoncini.

filoncini-di-pane-al-basilico-da-cuocere

 

 

 

 

 

 

 

6) Trasferite tutto sulla placca del forno e fate cuocere in forno preriscaldato a 220 gradi per 15 minuti, poi abbassate a 200 e fate cuocere per altri 20. Sfornate, lasciate freddare, tagliate a fette e servite!

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