Ricette con petto di pollo: straccetti con erbette e te verde

straccetti-di-pollo-alle-erbette-e-te-verde

Colta per l’ennesima volta dal mal di Giappone” (che a dire il vero mi prende sempre più spesso, specie dopo aver letto l’ennesimo libro di Anthony Bourdain) ho preparato degli straccetti di pollo con erbette e te verde. Una ricetta semplicissima e rapida, dietetica e gustosa allo stesso tempo!

Ingredienti per 2 persone:
400 g di petto di pollo tagliato a bocconcini (o sigarette)
un cucchiaio di te verde
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaio di salsa di soia
un bicchiere pieno di erbette a piacere (io ho messo erba cipollina, timo, maggiorana e menta)
un manciata di granella di soia oppure semi di sesamo (se non avete nessuno dei due, non fa’ niente!)

Preparazione:
1) La realizzazione di questa ricetta è semplicissima: per prima cosa preparate il te verde. Riempite un pentolino d’acqua (circa 300 ml) e quando arriva a bollore versateci un cucchiaio di te (oppure mettete una bustina), spegnete il fornello, coprite il pentolino e lasciatelo in infusione per circa 5-6 minuti.

2) Fatto questo, mettete il trito di erbette e granella di soia in una terrina capiente e dopo aver tagliato i petti di pollo a dadini (o striscette, come preferite), sistemate gli stracetti sulle erbette, aggiungete l’olio di sesamo e la salsa di soia e mescolate per far in modo che il pollo si insaporisca e si impani per bene.

impanate-il-pollo-con-il-trito-di-erbette-e-granella-di-soia

 

 

 

 

 

3) Scaldate una padella antiaderente per 2-3 minuti, quindi adagiatevi gli straccetti di pollo, fate rosolare 3 minuti per lato, poi versate il te verde,

versate-il-tea-verde-sul-pollo

 

 

 

 

 

 

fate cuocere altri 5-6 minuti, poi spegnete il fornello e – con l’aiuto di un mestolo forato o una pinza – tirate su gli straccetti e serviteli nei piatti.

Cornetti di pan brioche allo yogurt

cornetti-di-pan-brioche-allo-yogurtIdeali per una colazione leggera o una merenda sana, i cornetti di pan brioche allo yogurt (senza burro) che ho preparato qualche giorno fa sono sfiziosi, delicati e leggeri allo stesso tempo.
Certo, non spettatevi il classico cornetto da bar (che vi giuro solennemente proverò a fare tra qualche settimana, quando avrò perso qualche altro chilo) ma sicuramente è buon compromesso tra la dieta e il gusto!

Volete preparare un buon pan brioche salato?

Ingredienti per circa 14 cornettini:
150 g di farina 1
150 g di semola rimacinata di grano duro
120 g di latte parzialmente scremato
12 g di lievito di birra (cubetto)
100 g di zucchero
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 uovo

1 vasetto di yogurt graco magro e 1 cucchiaio di olio per i giri di sfoglia
1 tuorlo + un goccio di latte e una manciata di semi di papavero per la decorazione in superficie

Preparazione:
1) In una terrina mescolate il latte tiepido, il lievito e lo zucchero, mescolate e fate sciogliere completamente fino a quando non otterrete un liquido omogeneo, poi aggiungete l’uovo, l’olio, mescolate ancora e unite le farine setacciate. Impastate per qualche minuto e quando la pasta sarà omogenea ed elastica riponetela in una terrina oliata, copritela con un telo pulito e lasciate lievitare per circa 3 ore.

2) Una volta lievitato l’impasto, riprendetelo, sfonfiatelo delicatamente e dategli la forma di un panetto rettangolare, spolverizzatelo con della semola e – con il mattarello – stendetelo fino ad ottenere uno strato spesso di 2 cm circa.

3) A questo punto spennellate la superficie del rettangolo di pasta con dell’olio extra vergine di oliva e coprite tutto lo strato (lasciando scoperti circa 6-7 cm da ogni bordo) con lo yogurt greco.

coprite-la-pasta-con-lo-yogurt

4) A questo punto prendete un lembo di pasta e coprite i 2/3 del rettangolo, poi piegate verso l’interno anche il lembo più piccolo: così facendo otterrete un panetto rettangolare fatto di 3 strati.
Avvolgete l’impasto con della pellicola trasparente e riponete in frigo per 30 minuti.

coprite-un-terzo-della-pasta

ripiegate-in-modo-da-formare-3-strati

5) Trascorso questo tempo, riprendete il panetto, togliete la pellicola e spolverizzate la superficie con della semola, con il mattarello stendete l’impasto fino ad ottenere uno strato uniforme (durante questa operazione uscirà dello yogurt, ma non vi preoccupate, togliete quello in eccesso con un tovagliolo e continuate a stendere).
Una volta ottenuto di nuovo un rettangolo, date alla pasta la piega a 4: ripiegate un lembo di pasta fino a coprire la metà del rettangolo e fate la stessa cosa con l’altro lembo, poi ripiegate a libretto formando così 4 strati di pasta.

fate-la-piega-a-4-piegando-prima-in-due-e-poi-ripiegando-a-libretto

6) Ristendete nuovamente l’impasto fino ad ottenere di nuovo un rettangolo uniforme e ripetete i passaggi del punto 4 (ovvero tre strati di pasta), e ristendete l’impasto nuovamente.

ripiegate-in-modo-da-formare-3-strati
stendete-la-pasta-formando-uno-strato-non- troppo-fino

7) A questo punto, tagliate orizzontalmente lo strato di pasta ottenuta e ricavate da ogni striscia 7 rettangoli (di uguali dimensioni possibilmente); fatto questo, arrotolate ogni rettangolo dalla punta fino alla base e richiudetelo formando una piccola mezzeluna. Ripetete la stessa operazione per ogni triangolo e quando avrete ottenuto tanti piccoli cornetti, spennellateli in superficie con il liquido di tuorlo e latte, spolverizzate con i semi di papavero e infornate a 180 gradi per 20-25 minuti.

stendere-la-pasta-e-formare-tanti-triangoli

arrotolate-i-triangoli-dalla-punta-verso-la-base-e-chiudete

Quando saranno ben dorati, sfornateli, lasciateli freddare e servite!

interno-cornetto-sfogliato-allo-yogurt

Torta light morbida alle germe di grano, zenzero e cannella

torta-germe-di-grano-zenzero-e-cannellaEcco un’idea semplice e veloce per una merenda sana e leggera: una torta light morbida alle germe di grano, con zenzero e cannella! Non c’è burro (né tantomeno margarina) e grazie all’aggiunta delle germe di grano ha uno spiccato aroma di cereali!

Leggi anche la ricetta per preparare la torta ai 5 cereali

Ingredienti:
150 g di farina 1
150 g di germe di grano
150 g di zucchero di canna
2 uova
3 cucchiai di olio
mezza bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di cannella

Preparazione:
1) Accendete il forno a 180 gradi, poi – in attesa che arrivi a temperatura – frullate grossolanamente le germe di grano, mettetele in una terrina, aggiungete l’olio, i tuorli (conservate gli albumi, vi serviranno dopo), lo zenzero, la cannella e lo zucchero, mescolate bene con una frusta fino ad ottenere un impasto omogeneo.

2) Montate a neve ben ferma gli albumi (con un pizzico di sale o bicarbonato, che velocizzano l’operazione) e aggiungeteli al composto, mescolando delicatamente, con movimenti dal basso verso l’alto per incorporare quanta più aria possibile.

3) A questo punto, aggiungete la farina setacciata unita al lievito, mescolate e versate il tutto in una tortiera a cerniera foderata con carta da forno, fate cuocere per circa 35-37 minuti (non di più perché altrimenti si asciuga troppo e la torta perde la sua morbidezza), quindi sfornate, lasciate freddare e servite!

Profumi dal Giappone: tonno fresco con sesamo nero

tonno-fresco-con-sesamo-giapponesePremetto che quest’estate non sono stata in Giappone, bensì in Val Passiria, una delle località più belle e curiose dell’Alto Adige e quindi non so spiegare il perché di questo “ritorno mentale” al Giappone…forse la colpa è (ancora una volta) di Anthony Bourdain, che con i suoi racconti di viaggi gastronomici mi ha riportato indietro nel tempo, ai profumi e ai colori del Giappone.
Qualche giorno fa il mio negozio di sementi e spezie preferito ha riaperto dopo la pausa estiva (io e Gianluca lo chiamiamo “er sementaro”, è un negozio senza insegna che si trova all’Alberone, su via Appia, ed è il tempio di spezie, farine, frutta secca esotica, legumi rari…altro che Eataly!) : sono andata con la scusa di comprare la curcuma e sono uscita con sacchetti di tutti i tipi, inclusi i semi di sesamo giapponesi, che regalano al pesce un profumo….d’oriente!

Ingredienti per 2 persone:
2 filetti di tonno
1 tazza di semi di sesamo giapponese
1 cucchiaio di olio evo (o di sesamo)
sale
una manciata di erba cipollina (possibilmente fresca)

Preparazione:
1) Mettete il sesamo nero in un piatto fondo piuttosto grande, adagiatevi i filetti di tonno e premete con le mani, in modo da far attaccare i semi alla superficie del pesce, poi fate la stessa cosa con l’altro lato e con i bordi del filetto. Ripetete la stessa operazione per l’altra fetta di pesce.

2) A questo punto, fate riscaldare una padella larga dal fondo basso per circa 2-3 minuti, quindi versate un filo d’olio (evo o di sesamo), attendete ancora 2 minuti, poi adagiatevi le fette di tonno, scottatele leggermente per appena 3-4 minuti per lato, salate, quindi servite nei piatti con una manciata di erba cipollina.

 

Ricetta cous cous: quella originale dalla Libia!

cous-cous-la-vera-ricettaQuando preparate il cous cous, lo versate nell’acqua bollente e – a fuoco spento – aspettate che si gonfi, vero? Sbagliato!
La ricetta originale per preparare il vero cous cous è un’altra: lo avevo sempre sospettato, ma non ero mai riuscita a trovare fonti attendibili che mi illustrassero la vera ricetta.
Ad illuminarmi è stata Virginia (cugina di Gianluca, la stessa che mi ha insegnato a fare i frollini salati al formaggio) che avendo abitato per anni in Libia, ha imparato (e fortunatamente divulgato) la vera ricetta del cous cous: vi assicuro che è tutta un’altra cosa!

Ingredienti per circa 10-13 persone:
700 g di cous cous precotto
1 bicchiere colmo di olio extra vergine di oliva
acqua calda

Preparazione:
1) Scaldate una pentola a fuoco medio per un paio di minuti, versate il cous cous e il bicchiere di olio, mescolate per qualche minuto con una frusta, in modo da tostarlo uniformemente;

versate-il-cous-cous-e-poi-l-olio-fatelo-tostare

poi aggiungete 600-700 g di acqua calda in modo da coprire appena il cous cous.

2) Mettete il fuoco al minimo, aspettate che l’acqua venga assorbita abbassandosi di livello, poi – con una palettina – fate una croce sulla superficie del cous cous, copritelo con un tovagliolo bianco di carta (che deve aderire bene al semolino), infine chiudete con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco minimo per 20 minuti.

3) Trascorso questo tempo, spegnete il fuoco, versate il cous cous in una terrina capiente (o un grande piatto da portata) dandogli la forma di una ciambella e al centro mettete il condimento che avete preparato (potete accompagnarlo con delle verdure cotte, pesce, legumi, ecc): servite così a tavola e porzionate come preferite!

E voi come lo fate il cous cous?

Taste of Rome

chef-taste-of-romeTaste of Rome, il festival internazionale dell’alta cucina rielaborato in chiave romana, ha conquistato la Capitale.
Dopo tre edizioni milanesi e vari festival in giro per l’Europa, la kermesse gastronomica più famosa del mondo è arrivata anche a Roma, con il nome Taste of Rome.

Dal 20 al 23 settembre, negli spazi all’aperto dell’Auditorium Parco della Musica si è svolto un grande evento di cucina dal tono informale e dallo stile innovativo, ricco di spunti originali e creativi. Per l’occasione, gli chef stellati e i grandi cuochi della tv sono usciti dalle loro cucine per offrire ai visitatori del festival piatti tradizionali cucinati con estrema cura, proposte fusion di grande qualità e accostamenti originali studiati con grande attenzione per i dettagli.
Taste of Rome è un festival a 360 gradi, che dimostra come il cibo sia non solo uno strumento di comunicazione moderna, ma una vera e propria arte, in cui si fondono armoniosamente storia e tradizione, espressione e creatività, forma e sostanza, cultura e scienza.

Naturalmente, come in ogni manifestazione alla prima edizione, non mancano le cose da migliorare, come il biglietto di ingresso troppo caro (16 euro a persona per l’ingresso base, escluso il parcheggio), la presenza di barriere architettoniche per i disabili, la mancanza di ascensori per chi ha problemi motori e la chiusura della giornata alle ore 17 (per poi riaprire alle 19 con un nuovo biglietto di ingresso per la serata).

Difetti a parte, Taste of Rome è probabilmente l’evento culinario più interessante della Capitale.
Al festival hanno partecipato 12 fra i migliori ristoranti della città, che – gomito a gomito – hanno preparato per 4 giorni prelibatezze tradizionali, pietanze fusion e assaggi da capogiro reinventati in modo creativo: vi segnalo, in particolare, le mezze maniche alla amatriciana de ‘Il Convivio’ di Angelo Troiani, le capesante impanate, ripiene di mozzarella di bufala, foglie di sedano e tartufo nero e la granita ai frutti di bosco e balsamico, fluida di yogurt e cioccolato bianco dell’Imàgo, Hassler Hotel, dello chef Francesco Apreda.
amatriciana-convivio

 

granita-frutti-di-boscoOriginali, simpatici e sfiziosi anche lo spiedino di gambero in pasta fillo e spuma di mortadella del ristorante Giuda Ballerino (dello chef Andrea Fusco) e la tartare di manzo con maionese affumicata e mostarda e Magnolia, Jumeirah Grand Hotel, firmata dallo chef Kotaro Noda.

Interessante anche la selezione di produttori e aziende del territorio, che hanno proposto curiosi abbinamenti con materie prime di alta qualità.
Tra questi, vi segnalo l’azienda agricola Gennaro Garofalo, che offre una delle migliori mozzarelle di bufala d’Italia (tra gli accostamenti insoliti proposti dall’azienda c’erano delle piccole mozzarelle avvolte da una glassa di menta), il frantoio Archibusacci di Canino, che produce l’olio viterbese per eccellenza (tra gli assaggi proposti, un tortello ripieno di rucola e stracchino impreziosito da un filo d’olio a crudo), e il mitico percorino Brunelli, da sempre uno dei migliori del nostro Paese.

Ad animare l’evento anche una serie di dimostrazioni culinarie e showcooking organizzati da alcune scuole di cucina della Capitale e da diversi chef stellati, con la sponsorship di Elettrolux; abbiamo assistito (nella giornata di sabato 22) alla preparazione di un involtino primavera con verdure nostrane di stagione e di un gaspacho in bruschetta con pomodoro, cetriolo e peperone, dedicato soprattutto ai veri negati della cucina, che – vi assicuro – non mancano!
E voi ci siete stati?

Privacy Preference Center

Close your account?

Your account will be closed and all data will be permanently deleted and cannot be recovered. Are you sure?


Fatal error: Uncaught ArgumentCountError: Too few arguments to function JSMin::__construct(), 0 passed in /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-content/plugins/autoptimize/classes/autoptimizeScripts.php on line 185 and exactly 1 expected in /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-content/plugins/autoptimize/classes/external/php/minify-2.1.7-jsmin.php:90 Stack trace: #0 /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-content/plugins/autoptimize/classes/autoptimizeScripts.php(185): JSMin->__construct() #1 /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-content/plugins/autoptimize/autoptimize.php(265): autoptimizeScripts->minify() #2 [internal function]: autoptimize_end_buffering('<!DOCTYPE html>...', 9) #3 /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-includes/functions.php(3829): ob_end_flush() #4 /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-includes/class-wp-hook.php(298): wp_ob_end_flush_all('') #5 /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-includes/class-wp-hook.php(323): WP_Hook->appl in /home/mhd-01/www.lacucinadiverdiana.it/htdocs/wp-content/plugins/autoptimize/classes/external/php/minify-2.1.7-jsmin.php on line 90