Spezzatino al sugo con patate

spezzatino al sugo con patateLe feste natalizie sono ormai andate. Adesso bisogna fare i conti con i chili accumulati durante i giorni di baldoria, perciò da oggi – per qualche settimana – vi proporrò alcune ricette sfiziose, che tengano conto anche delle calorie!

Iniziamo con il classico spezzatino al sugo con patate, un classico della gastronomia italia. E’ un secondo piatto completo, ma non pesante.

E’ una ricetta classica, sana e ideale per una dieta equilibrata. Certo, tutto sta a tenere sotto controllo la quantità di olio usata per condire, ma se seguirete questa ricetta che ho rielaborato, potete preparare un piatto buono, gratificante per il palato e ideale per la dieta.

Se preferite, invece della carne di vitella, potete utilizzare il pollo e al posto delle patate mettere dei pezzi di broccolo o dei funghi; in questo modo potete preparare uno spezzatino altrettanto buono, ma ancora più dietetico.

Ingredienti per 2 persone:
350 g di carne di vitella magra (o pollo) tagliata a pezzi grossi
2 carote
1 costa di sedano
mezza cipolla
un bicchiere di vino bianco
farina per infarinare
mezza bottiglia di passata
1 cucchiaio di olio
2 patate grandi
timo
maggiorana
pepe
noce moscata
un dado vegetale ( oppure 1 litro di brodo vegetale che userete per bagnare la carne durante la cottura)

Innanzi tutto, vi consiglio di usare la pentola a pressione, così i tempi di cottura si accorciano ed eviterete anche di aggiungere altro olio. Se non siete pratici con questo tipo di pentola (molti ne sono impauriti), potete cuocere lo spezzatino al sugo con patate nella normale pentola che usate comunemente per le carni, ma dovrete controllarla spesso mentre cuocere e aggiungere – se necessario – un filo d’acqua o vino se si asciuga troppo.

Preparazione dello spezzatino al sugo con patate

  • Tagliate la carne a dadini, spolverateli leggermente con della farina e riponeteli momentaneamente in un piatto; poi sminuzzate le verdure e fate un trito, versate il cucchiaio di olio nella pentola a pressione, accendete il fuoco, aspettate che l’olio si scaldi e poi versateci le verdure tritate, mescolate bene per imbiondire uniformemente il trito e quindi versate il bicchiere di vino.
  • A questo punto, potete unire la passata, le erbette e le spezie (timo, maggiorana, noce moscata a volontà), due prese di sale e quando il sugo si sarà ben amalgamato aggiungete i dadini di carne, mescolate bene e chiudete la pentola a pressione con il suo coperchio; fate cuocere per 30 minuti circa dall’inizio del sibilo della valvola.Se invece usate la pentola normale, versate una tazza di acqua, mescolate e lasciate cuocere per circa un’ora, avendo cura di mescolare spesso e di aggiungere altra acqua se il tutto dovesse asciugarsi troppo.
  • Nel frattempo, lavate e sbucciate le patate, fatele a pezzi – secondo la grandezza che vi più vi piace – e poco prima della fine del tempo di cottura dello spezzatino, fatele bollire per circa cinque minuti in un pentolino d’acqua bollente, dove avrete aggiunto un dado vegetale per brodo.
  • Trascorsa la mezz’ora di cottura dello spezzatino, aspettate che fuoriesca tutto il vapore dalla valvola, scolate le patate dal pentolino in cui le avete fatte bollire e mettetele nella pentola a pressione, mescolatele bene con la carne, aggiungete una tazza di acqua calda e fate cuocere per altri 20 minuti (come fosse una pentola normale, non a pressione).
  • Trascorso questo tempo, spegnete, lasciate riposare qualche minuto e servite!
    Vi consiglio di mangiare lo spezzatino il giorno dopo, perché una volta riscaldato – sia in padella che a microonde – è ancora più buono!

Ricetta della panna cotta

panna-cottaLa panna cotta mi ricorda sempre il periodo dell’università, quando la sera mi ritrovavo spesso con gli amici di sempre: Matteo, Milena, Benedetto e Corrado per giocare a Dungeons&Drangons.
In quelle serate non mancava mai il dolce, che ci accompagnava sempre quando lanciavamo i dardi incantati. Milena faceva il pluncake alle fragole e io la panna cotta, quasi sempre nella mia variante preferita: con la crema di whiskey.

Molti comprano il composto già fatto al supermercato, ma farla in casa è quasi più rapido e semplice; occorrono:
500 g di panna liquida da montare
400 g di latte intero
100 g di crema di whiskey (se non vi piace la crema di whiskey, sostituitela con 100 g di latte)
4-5 cucchiai di zucchero
una bustina di vaniglia
6-7 fogli piccoli di colla di pesce (o 5 di quelli grandi)

Il procedimento è semplicissimo: mettete la panna e il latte in una pentola medio-piccola a fuoco medio e aspettate il bollore; nel frattempo mettete i fogli di colla di pesce in una ciotolina piena di acqua a temperatura ambiente: saranno pronti per l’utilizzo quando saranno diventati flessibili e viscidi.

Quando il liquido di latte, panna e crema di whiskey inizierà a bollire, aggiungete i fogli di colla di pesce ammorbiditi e mescolate bene fino a quando non si saranno sciolti completamente.
Mescolate per circa 5 minuti, aggiungete la vaniglia e lo zucchero, mescolate ancora e spegnete il fuoco.

Attendete qualche minuto che il liquido si raffreddi un pò e poi versatelo negli stampini che prefertire! Io solitamente verso tutto in un grande stampo per budini, dopo averlo unto con un pò di olio, ma l’ultima volta che l’ho preparata l’ho messa nei bicchieri di vetro per fare tante (circa 8) monoporzioni.

A questo punto lasciate freddare il liquido nello stampo e poi mettetelo in frigo per almeno 4-6 ore. Trascorso questo tempo, la vostra panna cotta è pronta, dovete solo toglierla dallo stampo; per non rovinarla, vi consiglio di scaldare leggermente lo stampo sul fornello: aspettate che la panna cotta si stacchi da tutte le pareti dello stampo e poi capovolgetela su un piatto da portata. In questo modo la forma del budino resterà intatta; poi non resta che colare un pò di sciroppo di caramello e servire!

Pane arcobaleno fatto in casa

Buon 2011 a tutti quanti! Domani è il giorno dell’Epifania, che tutte le feste porta via…molti di voi torneranno in ufficio venerdì, altri lunedì; comunque vada le feste sono finite. Per dimenticare la malinconia della “ripresa dopo le ferie”, vorrei proporvi una nuova ricetta per realizzare un pane colorato, divertente e molto aromatico: il pane arcobaleno, a base di impasti di colore bianco, giallo, rosso, verde e nero.

E’ un pane che ho sperimentato e proposto ai MIEI parenti in occasione del pranzo di Natale, ma naturalmente potete riproporlo quando volete.
Il risultato non è stato scoraggiante, ma sarebbe potuto venire meglio, sicuramente più lucido e ancora più colorato, se avessi disposto diversamente gli strati.
Questa volta però – essendo la prima – ho seguito alla lettera la ricetta di Sara Papa, la prossima volta invertirò un paio di colori e forse escluderò l’impasto bianco che spegne un pò il tutto.

La prima fase della realizzazione è un pò impegnativa, perché si dovranno fare cinque piccoli impasti differenti, ma una volta lievitati, il più è fatto!
Andiamo con ordine…

1) IMPASTO ROSSO
Unite 120 g di farina 0, (setacciata sul piano da lavoro), con 50 g di concentrato di pomodoro, 30 g di paprika dolce (due prese abbondanti), 25 g di acqua, un cucchiaino di miele (meglio se di castagno), 6 g di lievito di birra preso dal cubetto, 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 2 prese abbondanti di sale.

RICORDATE!
La procedura ideale è sciogliere il lievito nell’acqua tiepida e unirlo alla farina setacciata, aggiungere gradualmente gli altri ingredienti e lasciare per ultimo il sale.

Una volta fatta una pasta omogenea, mettetela in una ciotolina di vetro unta di olio, coprite con un panno umido e lasciate lievitare per un’oretta in un luogo tiepido, lontano da correnti d’aria (io l’ho messa nell’armadio).

2) A questo punto fate l’IMPASTO GIALLO; la procedura è la stessa – sia per questo che per gli altri impasti – cambiano solo alcuni degli ingredienti.
Unite 130 g di farina 0 setacciata, 20 g di curcuma, 1 bustina di zafferano, 75 g di acqua, un cucchiaino di miele, 6 g di lievito di birra preso dal cubetto, 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 2 prese abbondanti di sale.
amalgamate gli ingredienti e mettete la pasta a lievitare, seguendo la stessa procedura dell’impasto rosso.

3) Per IMPASTO VERDE unite sempre 150 g di farina 0 setacciata, 4 foglie di spinaci frullate in 75 g di acqua, un cucchiaino di miele, 6 g di lievito di birra preso dal cubetto, 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 2 prese abbondanti di sale.
Impastate i vari ingredienti – lasciando sempre il sale per ultimo – fate un composto omogeneo e lasciate lievitare.

4) IMPASTO BIANCO:
Unite 150 g di farina 0 setacciata, 75 g di acqua, 1 cucchiaino di miele, 6 g di lievito di birra preso dal cubetto, 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 2 prese abbondanti di sale.
Impastate e mettete a lievitare in un luogo asciutto, coprendo bene la pasta.

5) IMPASTO NERO: vi consiglio di fare questo impasto per ultimo, perché la vostra tavola da lavoro diventerà nera come la pece!
Unite 150 di farina, 4-5 g di nero di seppia (io ho comprato le bustine monodose da 4 g), 75 g di acqua, 1 cucchiaino di miele, 6 g di lievito di birra preso dal cubetto, 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva, 2 prese abbondanti di sale.
Impastate di nuovo e mettete la pasta a lievitare, come fatto per gli altri colori.

Trascorsa un’ora circa dal completamento dell’ultimo impasto, riprendete tutti i panetti, iniziando naturalmente dal primo che avete fatto: stendetelo con le mani e poi con il mattarello e fatene un rettangolo (le dimensioni dovranno essere di circa 15 per 20 cm, ma potete regolarvi a occhio seguendo questa indicazione), poggiatelo delicatamente sulla vostra tavola da lavoro ben infarinata e spennellatelo tutto con dell’uovo battuto.

Ripetete la stessa operazione per gli altri impasti e sovrapponete tutti i rettangoli, avendo cura di spennellare la superficie di ciascuno prima di poggiarci il rettangolo successivo.

Fatti tutti e cinque gli strati, potete iniziare a preparare i filoncini: con un coltello lungo e affilato tagliate il rettangolone multistrato per la lunghezza, facendo delle strisce larghe circa 5 cm, poi fermate le estremità, cercando di unire e incollare al meglio tutto gli strati; quindi- con un leggero movimento del polso – torceteli, in modo da mettere in risalto le diverse colorazioni e tutti gli strati multi-colore.

Sembra difficile, ma non lo è, anche perché i filoncini fanno un’ottima figura anche se non riuscite a fare una grande torsione.
A questo punto, spennellate i filoncini con dell’olio di oliva e avvolgeteli uno per uno con della carta da forno, come fossero tanti salsicciotti confezionati singolarmente.

Infornateli a 180 gradi (in forno preriscaldato) e fate cuocere circa 35 minuti. Lasciate freddare e servite!

PS: Io ho messo i filoncini su un vassoietto usa e getta e li ho avvolti con carta trasparente, così:

filoncini di pane arcobaleno impacchettati

filoncini di pane arcobaleno impacchettati

 

Pane a forma di grappolo d’uva

In occasione della Vigilia di Natale mi sono cimentata con una ricetta particolare: il pane a forma di grappolo d’uva, riempito con pomodori pachino. E’ stato un pò d’azzardo, perché lo avevo visto fare al corso di Sara Papa, ma non avevo mai provato a riprodurlo in casa, lontano da occhi e soprattutto… bocche indiscrete. Per cui, portarlo a casa di mia cognata – dove c’era anche mia suocera – (vedi bocche indiscrete) in occasione della Vigilia di Natale non era proprio la più geniale delle idee.

Nonostante tutto però, devo dire che non è andata male, soprattutto per essere il primo tentativo. Tra l’altro c’è anche l’aggravante della trasferta: quando ti capita di portare un dolce o un piatto a casa di altri – anche se è la pietanza che ti viene meglio e che hai sempre fatto con grande successo – è la volta buona che ti viene male!
E invece questa volta il destino è stato piuttosto clemente…

Pane a forma di grappolo d’uva: gli ingredienti:

600 g di farina
350 g di acqua
12 g di lievito di birra in cubetto
2 g si sale
olio extra vergine di oliva
pachino (il numero varia secondo il numero di acini che prevedete di fare; consideratene una 15ina al massimo).

Pane a forma di grappolo d’uva: ecco come fare:

  1. Ho impastato la farina con il lievito sciolto nell’acqua appena tiepida, l’ho lavorata per qualche minuto fino ad ottenere un composto omogeneo. Ho messo la pasta in una terrina oliata, l’ho coperta con un panno umido e l’ho messa a lievitare nell’armadio per circa 3 ore. Poi l’ho ripresa, ho aggiunto il sale e un filo di olio di oliva, ho rimpastato di nuovo e poi ho iniziato “l’opera”.
  2. Ho preso un pezzetto di pasta (una pallina di circa 5 cm di diamtro), ci ho aggiunto 2 cucchiaini di cacao amaro e ho impastato fino ad ottenere una pasta color marrone omogeneo. Poi ne ho fatto una sorta di bastoncino (il raspo) di circa 2-3 cm di diametro e 5-6 cm di lunghezza e l’ho poggiato su una teglia grande da forno foderata con carta da forno. Poi ho aggiunto un altro pezzetto verticale, per farne il rametto che unisce il raspo con gli acini del grappolo.
  3. Con un’altra pallina di pasta ho fatto la foglia: ho colorato la pasta con 4-5 foglie di spinaci tritate, ho impastato fino ad ottenere un verde brillante e omogeneo, l’ho stesa un pò con le mani fino a formare un ellisse e con un coltello l’ho tagliuzzata ai lati fino a farne una foglia di vite (o quasi).
  4. Poi ho iniziato a lavorare gli acini; ho preso un pezzo di pasta (una pallina di circa 2 cm di diametro), l’ho stesa con le mani fino a formare un cerchio non troppo fino e ci ho appoggiato sopra un pachino, con un pizzico di sale; poi ho richiuso il fagottino formando una pallina. L’ho messa sulla teglia, sotto al raspo, e ho ripetuto l’operazione fino formare un grappolo gigante di palline di pane ripiene di pachino.
  5. Prima di infornare (in forno preriscaldato a 180 gradi) ho spennellato tutto con due tuorli d’uovo e un pò di latte e ho fatto cuocere per circa 40 minuti.L’ho preparato il 23 per il giorno dopo; la sera del 24 era ancora perfetto, perché i pachino all’interno mantengono la pasta del pane molto morbida e più a lungo.

 

Uova in camicia con peperoni arrostiti

uova-in-camiciaHo colto l’idea lanciata da www.verrine.it e una sera in cui stavo da sola mi sono preparata una “cena monoporzione” a base di 2 uova in camicia, poggiate su un letto di peperoni arrostiti, conditi con olio, sale, zenzero e decorate con foglie di basilico.

Prima ho arrostito il peperone sulla piastra, l’ho spellato e fatto a tocchettini, l’ho condito con sale, olio e una punta di zenzeroe e poi l’ho lasciato “macerare” per qualche minuto. Quindi ho tolto l’acqua in eccesso dai peperoni e ho versato tutto nel bicchiere che vedete.

Poi ho cotto le uova facendole bollire in tanta acqua per circa 3 minuti, l’ho scolate e adagiate sui peperoni; ho aggiunto un tocco di pepe, due foglie di basilico e gnam!

Ho proposto questa ricetta perché – sebbene l’uovo venga sempre bistrattato dagli chef – lo considero un alimento completo, ricco e soprattutto buono. Soprattutto in tempi di crisi!

Crostini con crema di carciofi e bottarga di muggine

crostini-bottarga-carciofiEcco una ricetta semplice semplice per un antipasto delicato e buono, ideale anche per i palati più esigenti: crostini con crema di carciofi e Pecorino con una spolverata di bottarga di Muggine.

 

 

 

Ingredienti:
fette di pan carré
200 g di carciofi
200 g di Pecorino stagionato grattuggiato
aglio
olio
peperoncino
vino bianco
una confezione di bottarga di muggine

Per prima cosa, lavate e pulite i carciofi – togliendo le foglie più dure e stoppacciose – tagliate le punte e metteteli in una pentola piuttosto profonda, con olio, sale e aglio; fate cuocere per un paio di minuti, poi sfumate con del vino bianco, aggiungete un pò d’acqua e poi coprite la pentola con una busta di carta del pane: in questo modo i carciofi si cuoceranno meglio e saranno più morbidi.

Lasciate cuocere fino a quando non saranno morbidissimi e aggiungete un pizzico di peperoncino (o pepe, a piacere). A questo punto, frullate tutti i carciofi con il sughetto di cottura e aggiungete il Pecorino grattuggiato, mescolate bene (se il composto risulta troppo asciutto, aggiungete un pò di olio) fino ad ottenere una crema uniforme e lasciate freddare.

Nel frattempo, scaldate al forno le fette di pan carré (consiglio quello bello morbido, o in alternativa il pane per i tramezzini) e quando saranno ben dorate, tiratele fuori dal forno, copritele con uno strato spesso di crema di carciofi e spolverizzare con della bottarga di Muggine: il successo sarà assicurato!

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