Dolce all’arancia al cucchiaio

dolce all'aranciaSimile ad un tiramisù alla crema, il dolce all’arancia che ho preparato qualche tempo fa è un dessert semplice da fare, rapido nei passaggi e sicuramente più leggero di un tiramisù. Non solo per il delicato profumo di agrumi, ma soprattutto perché nella preparazione della crema non ho usato né mascarpone, né panna, ma solo una crema all’arancia preparata con latte e succo di arancia. La composizione del dolce è molto simile a quella del tiramisù, perché formato da strati di savoiardi alternati a strati di crema, ma per il resto è un dolce light, ideale anche per chi è a dieta e vuole concedersi un piccolo strappo domenicale.

Dolce all’arancia: gli ingredienti per 5-6 persone:

15-20 savoiardi
la scorza e il succo di 2 arance (possibilmente non trattate) + 1 arancia per la decorazione
2-3 cucchiai di latte
2 cucchiai di zucchero
crema all’arancia (qui trovate la ricetta dettagliata per prepararla in casa)

Preparazione del dolce all’arancia passo per passo:

Una volta preparata la crema, seguendo passo per passo la ricetta indicata nella pagina linkata sopra, potete procedere alla preparazione di questo dessert semplicissimo.
crema all'arancia

    • Per prima cosa, spremete il succo delle due arance e raccoglietelo in una terrina piccola, unite i 2-3 cucchiai di latte, lo zucchero e mescolate, quindi utilizzate questo liquido come bagna per i savoiardi: calateli (uno per volta) nel succo, in modo da bagnarli leggermente, senza inzupparli completamente (altrimenti tenderanno a rompersi), poi sistemateli sul fondo di una terrina da tiramisu (dimensioni 10 per 15 oppure un diametro di 15 cm circa), in modo da creare uno strato uniforme e compatto.

strato di savoiardi e crema

    • A questo punto, sistemate qualche cucchiaio abbondante di crema sullo strato di biscotti in modo da coprire completamente i savoiardi (l’altezza dello strato dovrà essere di circa 1 cm), poi ripetete l’operazione con i savoiardi bagnati nel succo di arancia e sistemati fino a formare uno strato compatto. Proseguite alternandoli con la crema, fino a quando non avrete terminato tutti gli ingredienti. Il numero di strati dipenderà naturalmente dalle dimensioni del contenitore, ma vi consiglio di farne almeno due.

dolce all'arancia - copertura di crema

    • Una volta sistemato l’ultimo strato di crema, terminate decorando la superficie con delle fettine di arancia. Potete impreziosire il tutto grattando della cioccolata fondente sulla superficie o spolverizzare con delle nocciole o delle mandorle tritate finemente. Per i più golosi si può pensare anche ad una colatura di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria e poi versato a filo sull’arancia a fettine prima di servire.
      Una volta terminata la decorazione, coprite con una pellicola trasparente e riponete in frigo per circa 2 ore, poi servite.

dolce all'arancia decorato

Bistecche di soia al vino

bistecche di soia al vinoSe volete depurarvi dagli eccessi delle feste natalizie, o se come me non avete avuto neanche il tempo di ingozzarvi perché una gastrite invalidante è opportunamente giunta nel pomeriggio del 24 dicembre, ecco una ricetta che può risolvervi il pranzo o la cena. Ho scelto di preparare (o meglio reidratare) e cucinare le bistecche di soia, perché sono completamente vegetali, forniscono proteine fondamentali, ma non hanno i grassi animali della carne e dei derivati animali. Insomma, se come me siete costretti a mangiare pollo e tacchino, tacchino e pollo, ecco una variante per cambiare la vostra dieta e non mettere le ali anche voi. ho deciso di cucinare le bistecche di soia che ho comprato (si fa per dire ovviamente…) come delle scaloppine, ma invece della farina ho usato il pangrattato. Nella cottura ho previsto un leggerissimo soffritto, con un filo d’olio e un trito di verdure.

Bistecche di soia: ingredienti per 2 persone

100 g di bistecche di soia
1 carota
1 costa di sedano
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale
mezzo bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di acqua
1 tazza di pangrattato
2 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato (opzionale)

Bistecche di soia: come reidratarle

Per reidratare le bistecche di soia, mettete sul fuoco una pentola piena di acqua e portate a bollore, versate le bistecche e fatele bollire per 20 minuti, poi spegnete il fuoco e lasciatele in ammollo per 30 minuti, poi scolatele, strizzatele e fatele riposare su un piatto da portata per altri 10 minuti, in modo da farle scolare ulteriormente. A questo punto sono pronte per la cottura.
reidratare bistecche di soia

Bistecche di soia al vino: la preparazione

  • In una terrina versate il pangrattato, il parmigiano grattugiato e il sale, mescolate per fare un composto uniforme, poi passateci le bistecche in modo da impanare bene la loro superficie.
    preparate impanatura
  • Scaldate una padella capiente, versate il cucchiaio di olio e aggiungete la costa di sedano e la carota tagliata a cubettini, mescolate, poi sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere 15 minuti, a questo punto adagiate le bistecche impanate.
    leggero soffritto
  • Salate a piacere e fate cuocere per 5 minuti, poi girate le bistecche sull’altro lato e proseguite la cottura per altri 5-6 minuti, avendo cura di aggiungere un po’ di acqua mano a mano che il sughetto tenderà ad asciugarsi. Una volta trascorso il tempo di cottura, spegnete il fornello e servite.
    cuocete le bistecche di soia sfumando col vino

Le frappe di Simona di Ostia: ricetta

frappe Simona Ostia ricettaChi abita a Roma e dintorni, o chi vi capita nel periodo di Carnevale, avrà sicuramente sentito parlare delle celebri frappe di Simona di Ostia, titolare della “Boutique della Frappa”. E’ una piccola pasticceria di Ostia, situata in via delle Repubbliche Marinare 50, che sforna quasi esclusivamente frappe ed è aperta unicamente nel periodo di Carnevale.
Lo scorso anno, dopo aver sentito decantare infinite lodi sulla bontà di queste frappe e dopo aver visto decine di fotografie postate su Facebook, ho deciso di togliermi il dubbio e andare a vedere di persona. Perché come San Tommaso, se non vedo non credo. Anche in cucina ovviamente. E così, io, Gianluca e tutta la mia famiglia al completo, abbiamo organizzato una spedizione e ci siamo diretti a Ostia per assaggiare le celebri frappe di Simona. Arrivati davanti alla pasticceria, tra l’altro molto piccola, ci siamo ritrovati di fronte una trentina di persone, abbiamo preso il numeretto, siamo andati al bar per un’oretta e abbiamo continuato ad attendere ancora prima del nostro turno. Entrando nella boutique della frappa siamo stati travolti dal profumo di zucchero e miele, poi – quasi stordite – io e mia sorella abbiamo ordinato due vassoi, anzi tre (uno era per il prof di mia sorella), per poter assaggiare sia le frappe classiche, decorate con lo zucchero a velo, sia quelle al miele, che a quanto sembra vanno per la maggiore. Usciti con i pacchetti, ci siamo seduti sulla prima panchina libera e via alle danze: le frappe sono arrotolate e formano una sorta di girella di sfoglia, la pasta è infatti sottilissima, croccante e dorata, asciutta e dal sapore intenso di vaniglia. E’ una delle poche frappe che non stomacano: te ne potresti mangiare un chilo e volerne ancora. In effetti, è la migliore frappa mai assaggiata, l’unica pecca: il costo esorbitante. D’altra parte se tutta Roma si riversasse a casa mia solo per assaggiare le mie frappe, il prezzo lo alzerei anche io.
Dopo l’esperienza positiva, io e mia madre non potevamo non affrontare questa ennesima sfida culinaria: escogitare una nuova ricetta e rifare in casa le frappe di Simona di Ostia. A conti fatti, o meglio – a frappe fritte – il risultato è stato entusiasmante e più facile del previsto, perché il segreto è nella sfoglia, che deve essere sottilissima, in grado di rimpersi al primo morso. Ecco quindi la ricetta storica di mia madre, opportunamente modificata, provata e riuscita. Difficile dire se il risultato è identico; di sicuro questo Carnevale le frappe ce le facciamo a casa.

Frappe Simona Ostia: ricetta

ingredienti per 15 persone circa
1 kg di farina
100 g di zucchero
60 g di strutto (o in alternativa il burro)
6 uova
2 bicchierini di Marsala secco (o in alternativa del vino bianco)
la scorza grattugiata di 2 limoni non trattati
1 bustina di vanillina o i semini di un baccello di vaniglia
2 bustine di zucchero a velo o miele per la decorazione finale
2 litri di olio di semi di arachide

Frappe Simona Ostia: ricetta illustrata passo per passo

  • Per prima cosa, preparate a dovere il vostro piano di lavoro: versate la farina a fontana e al centro versate lo zucchero, le uova, il Marsala, la scorzetta grattugiata dei limoni, lo strutto a fiocchetti, la vaniglia e mescolate bene per amalgamare. Poi impastate energicamente fino ad ottenere un un impasto morbido, liscio ed omogeneo. Date all’impasto la forma di una palla e coprite con un panno pulito, quindi lasciate riposare per un’ora circa in un luogo coperto.

impasto delle frappe

  • Trascorso il tempo di riposo, riprendete la pasta, stendetela prima con le mani, poi con il mattarello ben infarinato e tirate una sfoglia sottile. A questo punto, aiutatevi con la macchinetta per la pasta fresca (è importante per la buona riuscita di queste frappe, se proprio non volete comprarla dovrete faticare un po’ di più con il mattarello). Tagliate l’impasto a strisce e passatele nella macchinetta fino ad ottenere uno spessore di circa 2 millimetri.

tirate una sfoglia sottilissima

  • A questo punto tagliate le sfoglie ottenute in tante strisce di dimensioni più o meno regolari (3 cm per 15 cm circa) con la rotella taglia-pasta a zig-zag. Una volta ottenute tante strisce di uguali dimensioni, arrotolate delicatamente e realizzate tanti fiocchi o girelle (come vi rimane più comodo, tanto la consistenza e il sapore non cambieranno). Il passaggio più importante è l’assottigliamento della pasta: più è fina e più sarà vicina alle frappe di Simona di Ostia.

arrotolate le frappe a fiocco

  • Una volta preparate, sistematele su un vassoio, friggete le frappe in abbondante olio bollente fino a quando non saranno ben dorate (anche questo passaggio è importante, altrimenti rsulteranno bianche e saranno meno croccanti di quelle originali).
  • Una volta ben cotte, scolatele e sistematele su un vassoio coperto con carta assorbente, attendete un paio di minuti, poi spolverizzatele con dello zucchero a velo o con del miele liquido e servite!
pasta con baccalà

Ricette di Natale 2014

Il Natale si avvicina e inizia il toto scommesse su quello che mamme, nonne, cognate e suocere prepareranno per le feste. Se state cercando qualche spunto utile per allestire il menu della cena della Vigilia, ecco qualche suggerimento utile per realizzare piatti ricchi, gustosi, ma veloci e poco elaborati. In questo modo potrete soddisfare le esigenze dei vostri ospiti, senza spadellare troppo dietro ai fornelli. Perché ricordatevi che è Natale per tutti, anche per voi!

Ricette di Natale 2014: per la vigilia

Per un antipasto goloso, che soddisferà sicuramente tutti, vi consiglio le frittelle di alghe tipiche della tradizione napoletana: è un impasto molto simile a quello della pizza, a base di acqua e farina, arricchito dalle alghe, trasformato in tante palline da friggere e gustare caldissime. Piatto economico e poco impegnativo, a parte la frittura naturamente. Ma si sa…non è Natale senza il fritto.

Come primo piatto per la cena della Vigilia di Natale vi consiglio la mia pasta con broccoli e baccalà, arricchita da pomodorini e olive nere, che danno un tocco di colore al piatto finale. E’ una ricetta molto veloce e semplice da preparare, l’unica fase più lunga è la cottura del broccolo, che va lessato prima di essere ripassato in padella, ma per il resto è tutto in discesa!

Per secondo piatto, vi suggerisco invece filetti di gallinella al forno con patate e pomodorini, cui potete aggiungere gamberi o gamberoni. La ricetta è facilissima, perché fa tutto il forno: dovete solo tagliare le verdure e sistemare il tutto a strati sulla placca del forno, condire con sale olio ed erbette a piacere e far cuocere per 30-40 minuti. Nel frattempo, potete dedicarvi ad altro e controllare la cottura di tanto in tanto.

Per dolce, oltre ad offrire il classico pandoro, panettone e torrone, potete preparare una crostata alla gelatina di limone e lamponi, ideale da servire dopo i piatti a base di pesce.

Trofie con broccoli e baccalà

pasta con broccoli e baccalà
La pasta con broccoli e baccalà che ho sperimentato per la prima volta qualche domenica fa è un piatto velocissimo e facile da preparare (sembra una banalità, un mantra ormai inevitabile, ma vi assicuro che è cosi). E’ coloratissimo, grazie anche all’aggiunta di pomodorini e olive nere, e può tranquillamente rappresentare un piatto unico, perchè assembla carboidrati, proteine e vitamine. Il formato di pasta che ho scelto per la preparazione di questo piatto sono le trofie, perché danno un risultato ancora più dinamico e movimentato al piatto, ma ovviamente potete usare qualsiasi tipo di pasta corta, specie fusilli, rigatoni e mezze maniche. L’unica fase un po’ più lunga per la preparazione di questo piatto è la cottura dei broccoli, ma per il resto è davvero rapido e indolore. Vi consiglio questa ricetta per la vigilia di Natale o per un pranzo domenicale.

Pasta con broccoli e baccalà: ingredienti per 4 persone

300 g di pasta corta
300 g di baccalà (un filettone già dissalato e deliscato)
1 broccolo grande
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio
10 pomodori pachino
mezzo bicchiere di vino bianco
1 lattina di olive nere denocciolate (0 due manciate abbondanti)
sale e pepe
a piacere: bottarga grattugiata di muggine o formaggio parmigiano grattugiato

Come preparare la pasta con broccoli e baccalà:
ingredienti: trofie, baccalà e broccoli

Innanzi tutto, tagliate e pulite il broccolo, tagliatelo in cimette e lessatelo in abbondante acqua salata per circa 30 minuti (se usate la pentola a pressione, fate cuocere 15 minuti dall’inizio del sibilo della valvola). Una volta cotti, scolateli bene e lasciateli riposare in una terrina.
lessate i broccoliSciacquate il baccalà sotto l’acqua fredda corrente, poi spellatelo e tagliatelo a dadoni.
pulite il baccalà e tagliatelo a dadoniMettete su l’acqua per la pasta, poi scaldate una padella capiente per un paio di minuti, versate l’olio, attendete un minuto e unite gli spicchi di aglio, fate rosolare poi adagiate il broccolo lessato, mescolate per oliarlo bene, quindi aggiungete il baccalà tagliato a dadoni, sfumate con il vino bianco e lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco medio, avendo cura di mescolare di tanto in tanto.

unite il baccalà

A questo punto, unite i pomodorini tagliati a metà e le olive nere, mescolate e proseguite la cottura per altri 15 minuti.
aggiungete pomodori e oliveCuocete la pasta, scolatela bene e unitela al composto di broccoli e baccalà, alzate la fiamma al massimo e mescolate energicamente per un paio di minuti per amagamare i sapori, quindi servite con un spolverata di bottarga grattugiata di muggine o parmigiano (appena una spolverata, altrimenti tenderete a coprire i sapori).
saltate la pasta in padella

 

Crema all’arancia

crema all'arancia ricettaLa crema all’arancia è un’ottima base per i dolci al cucchiaio: si abbina bene al pan di spagna, ai savoiardi, ma anche alla frolla e può essere quindi una valida alternativa alla crema al limone o alla vaniglia. Qualche giorno fa mi sono cimentata per la prima volta nella realizzazione di questa crema, che ho poi utilizzato per farcire un dolce all’arancia veloce e semplicissimo nell’esecuzione. La crema all’arancia è ottima per le torte e i dolci mono porzione, ma è buonissima anche da sola, servita in una coppa, magari accompagnata da qualche cialdina o frollino. Di ricette per realizzare la crema all’arancia ce ne sono a tonnellate, sia nei ricettari cartacei tradizionali, sia sul web: con latte, senza latte, con succo d’arancia, con o senza scorzette… io vi propongo naturalmente la mia personale, che ho inventato e realizzato con gli ingredienti che avevo disponibili in casa. Naturalmente è una ricetta, come moltissime altre, che può essere arricchita e modificata a seconda del vostro gusto e dell’utilizzo finale che vorrete farne.

Crema all’arancia per farcire un dolce per 4 persone

500 ml di latte
4 cucchiai di zucchero
2 tuorli
3 cucchiai abbondanti di amido di mais
la scorza di un’arancia grattugiata finemente
1 pizzico di cannella
1 pizzico di sale
10 g di burro
il succo di mezza arancia

Crema all’arancia: come prepararla

  1. La preparazione di questa crema è semplicissima: mettete i tuorli in un pentolino di medie dimensioni e aggiungete metà dello zucchero, mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto spumoso, poi unite il latte freddo a filo, sempre mescolando fino ad incorporarlo tutto.
    aggiungete il latte e mettete sul fuoco
  2. A questo punto aggiungete l’altra metà dello zucchero e l’amido di mais, mescolate bene per sciogliere tutti gli eventuali grumi, quindi mettete sul fuoco a fiamma medio-bassa, e continuare a mescolare.
    aggiungete amido di mais
  3. Quando il composto arriverà al primo bollore, inizierà ad addensarsi: continuate a mescolare e abbassate la fiamma al minimo, attendete 30-60 secondi al massimo, poi spegnete e aggiungete tutti gli altri ingredienti elencati: scorzetta di arancia e succo, sale, cannella e dadino di burro, poi mescolate bene per amalgamare e lasciate freddare coprendo con un foglio di pellicola trasparente.
    aggiungete scorzette succo cannella

Vi consiglio di seguire questo procedimento, che prevede di aggiungere le scorzette alla fine, per non amaricare troppo la crema; gli argumi infatti, quando vengono cotti, tendono a rilasciare l’amarognolo e a modificare il sapore del composto. Aggiungendolo alla fine invece, si eviterà di cuocere l’arancia (sia le zeste che il succo) e il risultato sarà profumato e gradevole. Se non vi piace la cannella, potete aggiungere una punta di zenzero in polvere oppure un pezzetto di radice fresca grattugiata.

Una volta raffreddata, potete utilizzare la crema all’arancia per farcire torte, dolci e crostatine, oppure potete servirla in coppette da decorare come preferite: con frollini al cacao, gocce di cioccolata, salsa al cioccolato, granella di nocciole o frutta di stagione.

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